E' stato accolto con poco entusiasmo il quarto lungometraggio di Panos H. Koutras. Un guazzabuglio di temi non sufficientemente sviluppati che difficilmente si confà alle aspettative del pubblico di Cannes. Tuttavia, complici i colori saturi, la colonna sonora (estremamente ripetitiva ma divertente), le convincenti sequenze oniriche e l'entusiasmo
dei protagonisti (Kostas Nicouli e Nikos Gelia), è stata una visione decisamente piacevole. Un titolo da ricordare.
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