Sono rimasta sconvolta dal lungometraggio di Myroslav
Slaboshpytskiy. Una storia estremamente violenta ed indelicata interpretata (senza parole né sottotitoli) da un cast di attori sordomuti. Difficile resistere fino al termine della proiezione. Impossibile non domandarsi se la scelta stilistica del regista ucraino non sia finalizzata semplicemente a stupire la giuria deputata all'assegnazione della
Caméra d'Or.
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