Mi è piaciuto molto il secondo lavoro di Uberto Pasolini. Un film garbato ed essenziale con un protagonista strepitoso. Un racconto inizialmente grigio che, scena dopo scena, si colora di emozioni fino ad esplodere in un finale dannatamente triste ma anche quanto mai poetico. Assolutamente da non perdere.
A. Crespi (l'Unità): '[...] Umberto Pasolini è un bravissimo produttore che per la seconda volta si cimenta nella regia, centrando il bersaglio grosso. Still Life è un’opera compiuta e dolorosa, una grande prova di regia. [...]'
F. Ferzetti (Il Messaggero): '[...] L’eroe del secondo film di Uberto Pasolini sembra uscito da un libro a fumetti o da una canzone, tanto è ben disegnato dall'attore e da una regia essenziale e calibratissima. Invece è frutto di osservazione
diretta oltre che di invenzione poetica. E poetico, in certo modo, è il suo lavoro. [...]'
A. Levantesi Kezich (La Stampa): '[...] Still Life significa 'natura morta', tuttavia la parola 'vita' contenuta nell'espressione inglese suggerisce meglio il senso del film di Uberto Pasolini, ottimo produttore che si rivela altrettanto fine e sensibile cineasta. Di May, consapevole dell’importanza dell’uscita di scena dalla commedia della vita, Pasolini fa un personaggio stilizzato, straniato immerso in un mondo di grigi, ma dagli occhi del bravo Eddie Marsan trapela un profondo sentimento umano. [...]'
5 commenti:
dolce e triste perché di un attualità sconvolgente....personaggio grigio che cerca di "colorarsi"...
Perché parli di attualità? Secondo me la storia di Pasolini non necessita di connotazione temporale per risultare dolce e garbata quale è. E poi perché dici che 'cerca' di colorarsi? Secondo me ci riesce eccome! Non solo nella seconda parte del film ma anche (e sopratutto) nel finale che, almeno a mio avviso, è un fuoco d'artificio, un'emozione infinita, un'esplosione di colori!
Non questiono sulla bellezza del film, ma parlo di attualità perché penso che la storia evidenzia alcune contraddizioni (se abbiamo tutti i mezzi per comunicare e conoscerci, perché la quasi totalità dei personaggi del film sono soli ?) che sono più "applicabili" in questo periodo che in altri...Dico che "cerca" di colorarsi perché, purtroppo, non avrà mai modo realizzare appieno il cambiamento e gli unici che lo aspetteranno sono gli stessi con/per cui lui è sempre fondamentalmente vissuto
E' un punto di vista.
Diverso dal mio e quindi interessante.
Grazie per averlo condiviso.
Grazie a te per il post che incuriosce e spinge a vedere questo bel film!
Posta un commento