domenica 10 gennaio 2010

:: Ristorante "in Vernice" (Livorno)


Ieri sera siamo stati a cena in Vernice a Livorno con Mauro e Lisa.
I proprietari (Claudio e Isabella) sono gli stessi del ristorante "lo Scoglietto" a Rosignano Solvay ma sia l'ambiente che l'offerta gastronomica di questo locale in centro a Livorno sono completamente diversi da quelli dello stabilimento in riva al mare a Rosignano.
In Vernice il menù è prevalentemente di carne e l'arredamento è in stile etnico.
Il locale è disposto su due piani e l'atmosfera, grazie alla bravura di Claudio, Isabella e dell'affiatatissimo team di ragazzi che lavorano in sala ed in cucina, è calda ed accogliente.
Dopo un piccolo aperitivo consumato al bancone, siamo stati accompagnati nel luogo che abbiamo scoperto essere il più ambito del locale, un tavolo situato su una terrazzina leggermente defilata che domina le scale che portano dal primo al secondo piano. =)
Abbiamo aperto la cena con un antipasto misto di carne (una serie di assaggini tra cui un carinissimo cinque-e-cinque in versione mignon, uno sformatino di patate con crema di taleggio, una terrina con salsa verde ed un piccolo battuto di carne di fassone tagliata al coltello) accompagnato da un bicchiere di Chianti Montevertine 2006 (90% sangiovese - 5% canaiolo - 5% colorino, affinato per 24 mesi in botte di rovere Slavonia) .
Io e Mauro abbiamo proseguito con il piccione di Sante Marcantoni, Lisa con ravioli di gallina con crema di nocciole e verza rossa, Alessandro con guance di maiale brasato con puré.
Tutti i piatti sono sapientemente realizzati dallo chef Simone di Maio, un ragazzo molto giovane che però già vanta importanti esperienze con Fulvio Pierangelini e Gualtiero Marchesi.
La serata è stata molto piacevole e Claudio ci ha accompagnato nell'assaggio di altri due vini decisamente più interessanti del primo!
L'ottimo Barolo Az. Agr. Pira Luigi 2005 (100% nebbiolo), morbido, equilibrato ed elegante con sentori di cuoio e spezie ed il Nebbiolo Gattinara Antoniolo vigneto S. Francesco 1999 con una forte anima minerale e con note speziate e di cenere.
Abbiamo concluso in bellezza con dei dolci davvero moooooolto buoni!
Un sorbetto alla mela verde indimenticabile per la sua delicatezza e semplicità ed un più complesso e studiato tortino di cioccolato bianco con salsina di caramello e crema al pepe di sichuan.
E' stata una serata veramente piacevole, abbiamo chiacchierato e "gozzovigliato" dalle 21:00 alle 2:30 senza neanche accorgerci del passare del tempo!
Il rapporto qualità/prezzo è a mio avviso molto buono (2 aperitivi, 4 antipasti, 4 primi, 4 dolci, 2 bottiglie di vino più un'assaggio di Barolo offerto da Claudio, 2 caffè e 2 ponce €45,00 a testa) ed il palpabile entusiasmo con cui Claudio ed Isabella svolgono il proprio lavoro è ammirevole e degno di nota.
In Vernice è sicuramente un posto dove ci concederemo periodiche visitine gourmet!
Di seguito qualche immagine.
il piccione di Sante

3 commenti:

geeeno ha detto...

Il Montevertine non è un Chianti,ma un igt prodotto nella zona del Chianti Classico con una composizione di uve che potrebbe essere un Chianti Classico,ma che per scelta non vuole esserlo.
Comunque Claudio e Isa sono veramente bravi. C'era gente?

B. ha detto...

Grazie della correzione sul Montevertine Gino, non lo sapevo!

Claudio e Isabella sono bravi ma la cosa che più mi colpisce è che sembra che abbiano iniziato quest'avventura da pochi giorni per l'entusiasmo che trasmettono.
Il locale era pieno di gente e c'è stato ricambio fino a tardi.

L'unica piccola critica è che secondo me la loro cucina non è molto in linea con lo stile del locale.
Se fossi stata un visitatore casuale, in un posto come "in vernice" arredato con totem africani, pagliuzze e cannicci mi sarei aspettata di trovare cous cous e hummus non piatti ricercati e prodotti tipici italiani ... =)

geeeno ha detto...

In realtà il locale è nato in un modo diverso,più un locale dove andare dall'aperitivo in poi,ma con il tempo si è modificato diventando esclusivamente ristorante.
A me non dispiace la cosa,lo rende molto anarco/livornese,in fondo rimane forse l'unica città al mondo dove puoi bere un Gattinara del 99 tra le statue Masai con una f..a lunga 50cm.
Concordo con te, Claudio e Isa sono sempre entusiasti e sorridenti,per questo li vedo sempre molto volentieri.