'Pacific Rim' è esattamente come speravo che fosse. La realizzazione del sogno di un'ex/bambina degli anni settanta che di fronte a un film di robot non ha alcuna pretesa intellettuale ma solo un'infinita voglia di divertirsi. E vi assicuro che è difficile non rimanere incantati dalla grandiosità visiva
dei combattimenti tra robot supergalattici e godzilloni marini dalla bava fluo. Se non fosse per la trama (piuttosto banalotta), la sceneggiatura (ai limiti della decenza) e le interpretazioni (improponibili), lo definirei un capolavoro. Di seguito alcune recensioni.
A. Levantesi Kesich (La Stampa): '[...] Nessun dubbio, quest'estate c'è poco da stare allegri, ma per fortuna esiste Hollywood che, al prezzo di un biglietto, da un lato esorcizza le nostre angosce più profonde prefigurando paesaggi apocalittici ancora peggiori e dall'altro ci regala qualche possibile eroe e una speranza di salvezza. [...] Gli interpreti sono privi di particolare interesse, ma ogni tanto l'immaginifico regista Guillermo Del Toro trova modo di esprimere la sua vena gotico-fantastica e nel film si accende la scintilla emozionale. [...]'
F. Ferzetti (Il Messaggero): '[...] Sulla rete c'è già il delirio. Gli ex ragazzi della generazione 'Mazinga', nati negli anni 70, ne hanno fatto subito un 'cult'. Ma per divertirsi da pazzi col fragoroso Pacific Rim, del messicano Guillermo Del Toro, non è necessario essere cresciuti a pane e robot. [...]'
M. Porro (Il Corriere della Sera): '[...] Monotono anche nell'aspetto visuale, l'eccesso fantasy di Guillermo Del Toro non trova misura, ricalca orme altrui e s'inoltra nella noia e nel ridicolo col passo del suo enorme alien. [...]'
2 commenti:
Forse dovresti spezzare l'articolo. Continua a leggere... come gli altri.
E' vero! Grazie! Corretto! ;-)
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