Ho appena appreso che in questi giorni a Pisa si sta discutendo un nuovo regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose che se venisse approvato metterebbe di fatto il bavaglio agli eventi musicali promossi in città.
Riporto un esempio tanto inquietante quanto emblematico.
Applicando tale regolamento, la programmazione estiva delle 'spiaggette' (Arnovivo ed Argini e Margini) subirebbe a detta dei gestori le seguenti restrizioni: concerti a distanza di 15 giorni, al massimo 3 consecutivi, per un totale di 6 in tutta la stagione ed assenza di musica di sottofondo se non in filodiffusione in uno dei due locali fino alle ore 23:00.
Trovo che tutto questo sia inaccettabile non solo perchè sono convinta che vada contro la volontà della maggior parte della cittadinanza, ma anche perchè ritengo che qualunque realtà che investa sull'intrattenimento orientato ai contenuti e sull'organizzazione e la promozione di eventi musicali meriti di essere (se non finanziata) quanto meno sostenuta e preservata dal comune che la ospita.
Applicando tale regolamento, la programmazione estiva delle 'spiaggette' (Arnovivo ed Argini e Margini) subirebbe a detta dei gestori le seguenti restrizioni: concerti a distanza di 15 giorni, al massimo 3 consecutivi, per un totale di 6 in tutta la stagione ed assenza di musica di sottofondo se non in filodiffusione in uno dei due locali fino alle ore 23:00.
Trovo che tutto questo sia inaccettabile non solo perchè sono convinta che vada contro la volontà della maggior parte della cittadinanza, ma anche perchè ritengo che qualunque realtà che investa sull'intrattenimento orientato ai contenuti e sull'organizzazione e la promozione di eventi musicali meriti di essere (se non finanziata) quanto meno sostenuta e preservata dal comune che la ospita.
Risiedo da anni in uno dei quartieri adiacenti il tratto di lungarno in cui si trovano i locali in riva al fiume ed essendo appassionata di musica dal vivo mi è capitato spesso di frequentarli in occasione dei concerti.
Capisco che l'amministrazione comunale debba dare delle regole che preservino noi residenti ma tali regole esistono già ed esasperarle senza motivo attribuendo lo stesso significato semantico a musica e rumore è un errore grossolano che mi auguro non venga commesso perchè decreterebbe senza dubbio la morte della città.
Per esprimere un'opinione o semplicemente per rimanere aggiornati sull'argomento vi suggerisco di seguire la nota 'Spiaggette Mute?' pubblicata questo pomeriggio su FB dai gestori di Argini e Margini ed Arnovivo.
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