Qualcosa non mi ha convinto in quest'ultimo lavoro di Woody Allen...
E' un film molto divertente, con una sceneggiatura strepitosa ed alcune trovate decisamente geniali. Tuttavia il ritmo è zoppicante, non tutte le iperboli del regista sono sostenute da una buona interpretazione e l'utilizzo di rimandi pubblicitari è talmente forzato da risultare spesso fastidioso. Per fortuna il tocco da maestro c'è e si vede (la fotografia è splendida e lo sguardo sul nostro paese è tanto cinico e stereotipato quanto realistico).
Di seguito alcune recensioni.
P. Festa (film.it): "[...] Una pellicola poco personale con nulla di nuovo da dire e senza sorprese. Dopo trenta minuti, però, eccolo brillare improvvisamente: il ritmo si alza e lo humour si fa più frizzante, grazie al personaggio interpretato da Allen - finalmente tornato davanti la macchina da presa - e alle sue battute esplosive '(se riesci a contattare Freud, dirgli di ridarmi tutti i soldi'). La carica erotica di Penélope Cruz e i tempi comici di Alec Baldwin si occupano del resto. [...]"
G. Fofi (Il Messaggero): "[...] Due dunque sono i motivi di interesse del film romano di Allen. Il primo, il mestiere. Il secondo… Roma, il modo di guardare a Roma, di raccontare Roma. È questo ad avermi interessato di più. I luoghi comuni di una Roma di una bellezza struggente e formidabile, vista con vero amore. È una Roma da cartoline illustrate a colori, è vero, ma che belle cartoline! Ci sono tutte quelle di una volta come in certi film degli anni cinquanta alla 'Vacanze romane', alla 'Racconti romani'. [...]"
Nessun commento:
Posta un commento