(20/09-22/02 | Chiostro del Bramante, Roma) perchè se c'è una cosa che Nolan sa fare meglio di chiunque altro è condurmi in un labirinto di distorsioni spazio/tempo/visive senza via d'uscita. Di seguito qualche recensione.
D. Zonta (l'Unità): '[...] La visione complessiva è un tremendo gioco di specchi, come percorrere le scale di Escher e perdersi all'infinito nel suo affascinante paradosso logico, come cadere nel buco di Alice ricostruendo ogni secondo della caduta. Lasciatevi cadere, appunto come Alice, e forse alla fine, cara fine, troverete il senso ultimo del cinema spettacolare americano: vivere un'esperienza per interposta visione [...]'
P. Mereghetti (il Corriere della Sera): '[...] La parte visiva del film si rivela alla fine quella più debole, troppo preoccupata di riempire ogni secondo del film per riuscire davvero a creare nuove mitologie visive. Molto più interessante, invece, l'idea che la messa in discussione della realtà e delle sue certezze nonnasca da qualche disfunzione tecnologica o invenzione fantascientifica ma dal più antico e risaputo meccanismo di 'compensazione' del reale: l'elaborazione onirica dell'uomo. [...]'
E. Renzi (Ciack): '[...] Leggero e trasparente, l'action movie è un fiore che Nolan fa sparire e riapparire sotto forma d'arte visiva, spingendo Hollywood verso un'inedita ed impressionante astrattezza [...]'
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