Per un'ex/bambina degli anni settanta è difficile non rimanere estasiati di fronte alla maestosità visiva dell'universo LEGO portata sul grande schermo da Lord e Miller. I personaggi sono stupendi (da Wonder Woman all'astronauta anni ottanta, da Poliduro all'omino qualunque, da Unikitty a Batman doppiato da Santamaria) e i mondi paralleli in cui si muovono (realizzati interamente
con mattoncini colorati!) sono strepitosi. Purtroppo l'intreccio non è altrettanto intrigante e il risvolto buonista è fortemente irritante ma tornerei di nuovo al cinema anche solo per rivedere una delle numerose sequenze di costruzione di oggetti mobili (prima su tutte quella del sottomarino...). Di seguito qualche critica.
M. Porro (Il Corriere della Sera): '[...] Il dettato etico è una follia del metodo con avventure, effetti, 3D, giochi grafici, ironie, citazioni fantasy, chiamando al potere l’immaginazione dei bambini e pure dei grandi che apprezzeranno qua e là il ritmo di una furba operazione. [...]'
L. Raffaelli (La Repubblica): '[...] I registi Lord e Miller (quelli del primo Piovono polpette) scherzano su tutto, sui personaggi e sui loro movimenti, sui miti e anche sui tempi comici. Il rischio alla fine è proprio quello: di essere sempre sopra le righe, e a ritmi incalzanti. [...]'
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