sabato 8 ottobre 2011
:: cinema "a dangerous method" (D. Cronenberg)
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Mi aspettavo decisamente qualcosa di più dal nuovo film di David Cronenberg sul caso Sabina Spilrein e sul tormentato rapporto tra Freud e Jung.
L'interpretazine della Knightley è (...forse volutamente?) ai limiti del grottesco.
La narrazione è fredda e la sceneggiatura a tratti è fin troppo hollywoodiana per i miei gusti.
Bravi Viggo Mortensen e Michael Fassbender, favoloso Vincent Cassel nei panni di Otto Gross (...ma con lui ammetto di essere poco oggettiva!).
Di seguito alcune recensioni:
P. d'Agostini (La Repubblica): "[..]Pur non realizzando un film all'altezza dei suoi due precedenti History of violence e La promessa dell'assassino - ambedue interpretati da Viggo Mortensen che torna anche qui - Cronenberg riesce in A dangerous method ad aggirare con classe quasi tutte le trappole del film biografico e in particolare sui grandi protagonisti e sui temi della psicoanalisi. Tutti spunti che, quando il cinema ne ha tratto ispirazione, hanno regolarmente provocato naufragi nel ridicolo. [...]"
R. Escobar (L'Espresso): "[...]e fosse una fiction televisiva, questo racconto di un ménage à trois psicoanalitico tra Freud (Viggo Mortensen), Jung (Michael Fassbender) e la loro allieva Sabina Spielrein (Keira Knightley) sarebbe accettabile. Tra il 1904 e il 1912, il fondatore della psicoanalisi e il suo erede designato si incontrano e si scontrano. Il tutto prevedibile come in una fiction, appunto. Ma si tratta di un film. E di Cronenberg, per giunta. Imbarazzante.[...]"
P. Detassis (Panorama): "[...]L'isterica esemplare Keira Knightley è un mostro digrignante che allunga e deforma il muso come un licantropo e non mi piace affatto, benché sospetti che sia interamente cronenberghiano l'accostamento tra la psicosi e Alien.[...]"
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2 commenti:
Anche a me non è piaciuto per niente, l' ho trovato freddo, a tratti confuso, discontinuo. Mi era piaciuto moltissimo , invece, sullo stesso argomento " Prendimi l'anima" di Roberto Faenza
Concordo.
Sembra quasi che Cronenberg parli di un argomento a lui sconosciuto.
Il racconto è approssimativo ed apparentemente privo di rielaborazione.
Non ho invece mai visto "prendimi l'anima", cercherò di rimediare presto!
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