E' proprio un bel film "La prima cosa bella" di Virzì.
Una commedia amara che, in un continuo alternarsi di salti temporali tra la Livorno degli anni '60 e quella dei giorni nostri, racconta la storia di una donna estremamente bella, sensuale, ingenua e piena di vitalità e del suo modo di essere madre.
E' un racconto corale in cui prendono vita numerosi personaggi.
Bravissimo Valerio Mastandrea nel ruolo del figlio maggiore.
Strepitose Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli nel duplice ruolo della protagonista giovane e bella prima, invecchiata e gravemente malata poi. Non so come abbiano fatto ma, nonostante la diversità fisica, sono riuscite a dare continuità al personaggio sia nello spirito che nella gestualità.
Peccato che Claudia Pandolfi non sia stata altrettanto brava nel ruolo della figlia minore, la sua a mio avviso pessima interpretazione ha tolto spessore ad un personaggio altrettanto interessante e ben costruito.
Un applauso a Virzì per essere riuscito ad affrontare un tema così delicato come il rapporto madre/figlio tra lacrime e sorrisi, amarezza ed ironia.
Di seguito alcune recensioni.
Di seguito alcune recensioni.
P. D'agostini (La Repubblica): "[...] In questi giorni di parla, anche un pò a sproposito, di cinema della meraviglia tecnologica opposto al cinema dell'umano, il nostro. L'opposizione è rozza, ma di certo La prima cosa bella rappresenta in pieno l'ideale di un cinema che sta dalla parte dell'uomo e delle sue piccole grandi pene. Parte di un grande coro. [...]"
A. Crespi (L'Unità): " [...] uLa prima cosa bella è una cosa davvero bellissima. Ci è sembrato un gran film, quello di Paolo Virzì. E non essendo coinvolti "autobiograficamente", ci è sembrato soprattutto - attenzione ai paroloni! - una riflessione seria e ironica sulla morte, una sorta di "istruzione per l'uso" su come rielaborare i lutti e tenere i nostri cari accanto a noi, anche quando se ne vanno. [...]"
A. Levantesi Kesich (La Stampa): "[...] Trepidanti Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli. Mastandrea è perfetto per misura e malinconica ironia, ben calata nel ruolo di sorella Claudia Pandolfi, eccellente Marco Messeri. Il tutto è raccontato con sensibilità alla soffusa luce della memoria. [...]"
A. Crespi (L'Unità): " [...] uLa prima cosa bella è una cosa davvero bellissima. Ci è sembrato un gran film, quello di Paolo Virzì. E non essendo coinvolti "autobiograficamente", ci è sembrato soprattutto - attenzione ai paroloni! - una riflessione seria e ironica sulla morte, una sorta di "istruzione per l'uso" su come rielaborare i lutti e tenere i nostri cari accanto a noi, anche quando se ne vanno. [...]"
A. Levantesi Kesich (La Stampa): "[...] Trepidanti Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli. Mastandrea è perfetto per misura e malinconica ironia, ben calata nel ruolo di sorella Claudia Pandolfi, eccellente Marco Messeri. Il tutto è raccontato con sensibilità alla soffusa luce della memoria. [...]"
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