domenica 28 ottobre 2012

:: cinema 'Amour' (M. Haneke)

















   
L'ultimo film di Michael Haneke (vincitore della Palma d'Oro alla 65° edizione del Festival di Cannes) è decisamente angosciante. Una storia cupa e triste, claustrofobica e spietata. Ma è anche espressione di un amore totalizzante, tenero e disarmante. Un amore che non tollera intrusioni. Favolosi Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant. Impeccabile la regia. Di seguito qualche recensione.
P. Bradshaw (The Guardian): "[...] Il nuovo film di Michael Haneke in concorso a Cannes è tutto ciò che ci si sarebbe potuti aspettare da lui e qualcosa di più: emozionante dramma di intimità, terribile e intransigente e di straordinaria intelligenza. [...]"
P. Debruge (Variety): "[...] Girato con grande intensità, e con una tenerezza non comune, "Amour" è una dichiarazione doppiamente potente sulla capacità dell'uomo di trovare la dignità e la sensibilità quando si confronta con l'inevitabile crudeltà della natura. [...]"
P. D'Agostini (La Repubblica): "[...] Temerario, oggi quasi solitario sostenitore di un onere che quasi nessuno vuole caricarsi: fare un cinema pesante. La malattia della donna introduce un trauma nell’affiatata convivenza dei due uniti dalla passione per la musica, ma al contempo conferma nella semplicità che non richiede parole il destino di due che si amano e rispettano le rispettive dignità. Sottili intermezzi al comparire della figlia Isabelle Huppert a sua volta musicista, tesa e a disagio, incapace di partecipare a quanto sta accadendo. Una di quelle sfide all’essenza del cinema, come comprensibilmente quasi tutti la intendono, che conferma quanto il cinema possa essere grande e scavare in profondità nell’animo umano. [...]"

Nessun commento: