domenica 24 maggio 2015

:: GlobOblò al Festival de Cannes: 'Valley of Love' (G. Nicloux)

Lo spunto narrativo è potentissimo ma sono tanti gli elementi che non mi hanno convinto dell'ultimo lavoro di Guillaume Nicloux.
A partire dal ritmo (forzatamente altalenante) fino ad arrivare alla sceneggiatura (troppo spesso ripetitiva).
Peccato.
Perchè l'idea di iperbolizzare l'angoscia dei protagonisti (due ex-coniugi che non riescono ad
elaborare il lutto per la perdita del figlio suicida) costringendoli in uno spazio tanto alienante ed inospitale da apparire quasi metafisico (la Death Valley), se ben sviluppata, avrebbe potuto dar vita ad un capolavoro.

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