Avevo letto delle buone recensioni sull'ultimo romanzo di
Simone Lenzi (autore testi e voce dei
Virginiana Miller) ed ero rimasta piacevolmente colpita dalla presentazione di domenica 17/11 al 'Pisa Book Festival'. Purtroppo però la lettura non ha soddisfatto le mie aspettative. L'idea di base è carina, il titolo è molto bello e la costruzione narrativa non è male ma il libro non mi ha convinto né nella forma né nel contenuto. Peccato.
4 commenti:
Posso chiedere in cosa non t'ha convinta? Secondo me Lenzi scrive benissimo, forse troppo bene per il momento storico, e il libro e' una fotografia abbastanza reale della livornesita' almeno per come la vedo io (da fuori...). Magari son di parte perche' adoro i Virginiana Miller :-)
Ciao Barney,
anche a me piacciono molto i Virginiana Miller e forse è proprio per questo che mi sarei aspettata qualcosa di più da Lenzi. La fotografia di Livorno è piuttosto calzante ma lo sviluppo narrativo mi è sembrato povero e lo stile 'acerbo'. E per quanto concordi sul fatto che il panorama italiano contemporaneo non sia esaltante, trovo che ci siano esempi di scrittura molto interessante. Michela Murgia ad esempio, Alessandro Turati, Simonetta Agnello Hornby. Ovviamente è solo un parere personale.
PS: ...lo pseudonimo si riferisce a quel Barney (Panofsky)? =)
Ovviamente si, in risposta alla domanda su Barney.
Per quel che riguarda il libro non riesco a giudicarlo come se fosse un romanzo: e' una serie di istantanee di una citta', costrette in un formato chiuso (le cento pagine della collana), poco piu'. Pero' c'e' dentro tutta la poetica di Lenzi: lo zio, il recinto dei cani, la depressione, la ricerca del figlio che viene narrata in "La generazione" (l'hai letto?)... Ce lo ritrovo, insomma.
Ciao, B.
Ciao Barney,
non ho ancora letto 'La Generazione'.
Non l'avevo fatto prima di vedere 'Tutti i Santi Giorni' e (come spesso accade quando capita che mi accosti alla versione cinematografia di un libro senza conoscerlo) non l'ho fatto dopo.
Però è passato il tempo sufficiente a farmi venire voglia di leggerlo. Magari con sottofondo musicale di Thony e qualche cioccolata da sgranocchiare.
Buon sabato, B.
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