E' molto, molto inquietante l'ultimo film di Roman Polanski. Due soli attori, una sceneggiatura intrigante ed una colonna sonora azzeccatissima danno vita a un crescendo di emozioni che, sul finale, diviene quasi claustrofobico, paranoico, grottesco. Molto brava (e bella!) Emmanuelle Seigner. Convincente Mathieu Amalric (quello di Pollo Alle Prugne). Non mi è mai
capitato di assistere a una rappresentazione teatrale della 'Venere in Pelliccia' di Leopold Von Sacher-Masoch ma penso che, se dovesse presentarsi l'occasione, non andrò. Di seguito qualche critica.
D. Rooney (Hollywood Reporter): '[...] Roman Polanski è in una forma giocosamente perversa con questo agile pas de deux adattato da David Ives [...]'
S. Foudas (Variety): '[...] colpisce lo schermo con la massima fedeltà e la struttura, e un minimo sforzo [...]'
R. Escobar (L'Espresso): '[...] Come i sogni, anche un grande film non è univoco, nè univoca può essere la sua lettura. [...]'
2 commenti:
Come dici?
No, no avevo da fare non preoccuparti...Si si, ok sarà per un'altra volta. No, è che sai, sono molto impegnato ultimamente...
;-)
M.
Sai com'è. I tuoi messaggi di invito mi avevano intasato il telefono. Non riuscivo a chiamarti. ;-)
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