Come ogni innamoramento che si rispetti, anche quello scoccato poco più di un mese fa tra me e Murakami è squisitamente totalizzante. Dopo 'L'elefante scomparso e altri racconti' mi sono tuffata nella lettura di 'La fine del mondo e il paese delle meraviglie' (vincitore del Premio Tanizaki nel 1985) e sono rimasta letteralmente entusiasta. E' un romanzo onirico, emozionante, malinconico, coinvolgente. Una duplice storia in cui si muovono personaggi senza nome proprio né confini ben definiti ma (forse anche per questo) talmente complessi da risultare indimenticabili.
Cit.: 'Ripeto, lei non è ancora una persona ben definita. Ha dei dubbi, delle contraddizioni, dei rimpianti, delle debolezze. L'inverno per lei è la stagione più pericolosa.'
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