venerdì 14 marzo 2014

:: tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento

Ultimamente non si fa che parlare del video realizzato da Tatia Pileva per il lancio della collezione autunno/inverno del brand americano Wren. Si intitola 'First Kiss', affronta il tema del bacio tra sconosciuti ed a quanto pare ha raggiunto più di tre milioni di visualizzazioni youtube in meno di due settimane. Per curiosità ho dato anch'io un'occhiata ma non ho trovato nessun buon motivo
che giustifichi una così grande forza pervasiva. Mi ha però fatto tornare alla mente la stramba interpretazione del bacio di un artista di Memphis, Tommy Kha, che nel progetto fotografico 'Return to Sender' si era reso protagonista di una serie di baci indesiderati che continuo a trovare molto interessanti non solo perchè, come dichiara l'autore, indagano sullo stereotipo del maschio asiatico spesso descritto dai media come freddo e asessuato, ma anche (e sopratutto) perchè di fronte a quelle immagini non riesco a non provare una folle sensazione di disorientamento.
A dirla tutta però quando penso al bacio preferisco ricordare il quinto dei Carmina del buon vecchio Catullo, perchè credo che non esista niente di più bello al mondo di un bacio, anzi, di mille e mille baci, tra persone più o meno sconosciute, purché spinte dal desiderio: 'Viviamo, mia Lesbia, e amiamoci e ogni mormorio perfido dei vecchi valga per noi la più vile moneta. Il giorno può morire e poi risorgere, ma quando muore il nostro breve giorno, una notte infinita dormiremo. Tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento, quindi mille continui, e quindi cento. E quando poi saranno mille e mille nasconderemo il loro vero numero, che non getti il malocchio l'invidioso per un numero di baci così alto.' (traduzione di S. Quasimodo)









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