martedì 4 gennaio 2011
:: cinema "La bellezza del somaro" (S. Castellitto)
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La Bellezza del somaro è una commedia divertente ma anche ricca di simboli e citazioni non semplici da cogliere.
Il passaggio dalla gioventù alla vecchiaia che tanto spaventa i protagonisti è ben raccontato e gli attori sono tutti (a parte la Ponce) molto bravi nell'interpretare personaggi tanto nevrotici e grotteschi quanto reali.
Un film da vedere...
E come al solito riporto di seguito alcune recensioni.
M. Pagani (Il Fatto Quotidiano): "[...] Sergio Castellitto alle prese con una commedia allegra, a tratti scorretta, disegnata su un gruppo d’attori a loro agio nel continuo scambio di ruoli. Un architetto fedifrago e la moglie psicologa scoprono che la passione sentimentale della figlia vagheggia la terza età. Nel solco di “Harold e Maude” e della sconvolgente sorpresa di “Indovina chi viene a cena”, si ride con garbo nell’osservare il nucleo borghese alle prese con il proprio fallimento ideologico ed educativo.[...]"
G. L. Rondi (Il Tempo): "[...]Una commedia. Accetta anche la farsa delle torte in faccia, ma abilmente sa raccogliersi attorno a cifre di sentimenti malinconici, come il titolo anticipa, perché la bellezza dell’asino (o del somaro) è quella che, se nient’altro la sorregge, tramonta presto con gli anni ed è inutile rincorrerla. Ce lo dice, con l’abituale finezza ma questa volta, anziché il dramma privilegiando il sorriso, la sempre più esperta Margaret Mazzantini (…) [che] lavora di fino proponendoci situazioni ora molto comiche ora attraversate anche da accenti seri, vissute da una galleria di personaggi che si mescolano gli uni agli altri spesso anche con colori così vivaci da tendere intenzionalmente al grottesco. Guidati con mano sicura dalla regia di Sergio Castellitto che i ritmi spesso quasi frenetici dell’azione li affida con sapienza alla recitazione di tutti gli attori, sempre equilibrati anche quando li fa urlare.[...]"
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