Un pò perchè dopo aver finito un libro di Orhan Pamuk non è semplice scegliere cosa leggere, un pò perchè non posso pensare che Josè Saramago non potrà più dilettarci con la sua scrittura, ho deciso di rileggere "Cecità", un romanzo bellissimo ed angosciante che col passare del tempo aveva assunto nella mia mente un contorno fin troppo sbiadito.
E' un capolavoro in cui l'ambientazione è un non luogo, le persone non hanno nomi propri e lo stile è privo di punteggiatura.
"Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono".
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