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domenica 26 luglio 2015

:: libri 'Uomini senza donne' (Murakami Haruki)

Murakami ha bisogno di tempo per dar corpo alla narrazione e delineare i confini dello spazio in cui si svolge. Per questo trovo che la dimensione del racconto non gli si addica. Peccato. Perchè alcune trovate dell'ultima

mercoledì 13 giugno 2012

:: libri "Il diavolo" (Lev Tolstoj)


E' stato sufficiente notare il contrasto tra titolo ed incipit per capire che questo brevissimo racconto sarebbe stato intrigante.
Lev Tolstoj si conferma uno dei miei autori preferiti con una storia a due finali in cui una trama apparentemente banale (lo scontro tra moralismo e desiderio, convenzioni sociali e ossessione) si sviluppa in modo magistrale.
"[...] E in effetti, se Evgenij Irtenev era un malato di mente, allora lo siamo tutti, e in particolar modo quelle persone che vedono negli altri i segni di una pazzia che non arrivano a scorgere in se stesse. [...]" (cit.)

lunedì 11 giugno 2012

:: libri "Morfina" (M. A. Bulgakov)


Un racconto angosciante. Un viaggio tanto tragico e visionario quanto emozionante. La prosa di Bulgakov è prorompente anche se la storia di sviluppa in sole cinquantasette pagine.
"[...] Il morfinomane possiede una gioia di cui nessuno potrà privarlo: la possibilità di trascorrere i propri giorni in assoluta solitudine. E la solitudine significa pensieri seri, densi di contenuto, significa contemplazione, calma, saggezza... La notte scorre lenta, nera e silenziosa. [...]" (cit.)

giovedì 24 maggio 2012

:: libri "Il momento è delicato" (N. Ammaniti)


Un labirinto di storie surreali quelle raccolte nell'ultimo libro di Ammaniti.
Personaggi disegnati con maestria mediante pochi ma incisivi tratti. Racconti divertenti, grotteschi, con risvolti pulp, a tratti horror. Alcuni più riusciti, altri meno. Alcuni inediti, altri già noti. I miei preferiti? Gelida manina, L'amico di Jeffrey Dahmer è l'amico mio, Alba tragica, Sei il mio tesoro (scritto a 4 mani con Antonio Manzini), Un uccello molto serio.
"[...] Farà caldo quella sera e sarai stanco di camminare. Stanco di trovarti lontano da casa, stanco delle scarpe che ti fasceranno dolorosamente i piedi. Continuerai a camminare per un po' così, infilandoti a caso nel dedalo di stradine. Non avrai più voglia di controllare sulla mappa la tua posizione. Ti perderai, questa è la verità. [...]' - cit. Gelida manina.