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martedì 27 marzo 2012

:: femminicidio... (A. Sofri)


E' bello (anche se forte) l'articolo di Adriano Sofri di stamani su repubblica.it.
Se avete qualche minuto vi consiglio di leggerlo.
In quanto donne, per le donne o con le donne.

mercoledì 5 ottobre 2011

:: "il presente indicativo dello stare al mondo" (C. Valerio, Il Sole 24 ORE)


Mi piace la fotografia della realtà fatta da Chiara Valerio su "Il Sole 24 ORE" di domenica.
L'articolo si intitola "il presente indicativo dello stare al mondo" ed è molto interessante.
Ne cito alcune parti ma vi consiglio di leggere la versione integrale: "[...] Nel presente, il passato non ha eco e il futuro non ha ombre. Senza passato e futuro non c'è arco narrativo. Nel presente imposto e costruito dai palinsesti televisivi non è possibile sviluppo narrativo altro dal palinsesto medesimo, non esiste 'lo spazio narrante' che separa la voce di chi narra dall'orecchio di chi ascolta, e che crea la narrazione. [...]", e ancora "[...] Raccontare, nel berlusconismo, vuol dire aggiungere l'asse del tempo alla stretta cartesianizzazione bidimensionale dello schermo televisivo, dove l'unica grandezza è lo spazio – il tempo non passa, la fiction allontana la morte. Vuol dire far ripartire gli orologi, lasciare che cose e persone invecchino, cambino, muoiano. Raccontare significa restituire normalità a una vita politica, sociale, culturale, dunque narrativa, che è diventata una successione di superlativi. Il berlusconismo, nella sua essenza, ha a che fare con il sensazionalismo. Il superlativo non ammette repliche, dunque ancora non è dialettico.[...]".

giovedì 11 agosto 2011

:: tv o non tv, questo è il problema...


Negli ultimi mesi combatto con un dilemma piuttosto importante: spacchettare la tv e trovargli una collocazione post-ristrutturazione-casa o riporla definitivamente in soffitta?
Un articolo di M. Pananari su la Stampa mi fa sentire meno sola in questo momento di completo rigetto dell'informazione via cavo quindi ho deciso di estrapolare qualche pezzo e condividerlo con voi.
"[...] Ai tantissimi che in queste giornate e serate d’agosto (complice, non da ultimo, la crisi economica da cui molte famiglie sono state forzate a rinunciare alle ferie), restano a casa, il piccolo schermo di quella che è sempre stata anche una Repubblica fondata sulla tv offre un menù a base di riproposizioni di vecchi varietà, polizieschi con cani germanofoni, o stagionate pellicole (di cui si è perso il numero delle repliche) genere La principessa Sissi. Nel frattempo, la Norvegia è sconvolta dalle stragi del terrorista Breivik, i terremoti nelle Borse di tutto il mondo si susseguono senza sosta, Londra brucia a causa dei tumulti, e il telespettatore dei principali canali in chiaro nazionali (con la lodevole eccezione del tg e dei programmi de La7) non trova talk show, finestre informative, approfondimenti di alcun genere in grado di aiutarlo a comprendere un’attualità che muta alla velocità della luce, lasciandoci sempre più senza fiato. [...]"
"[...] Secondo il sociologo Manuel Castells, la comunicazione non è soltanto essenziale per formare l’opinione pubblica che deve controllare il sovrano e il potere politico (la famosa tesi di Habermas), ma produce direttamente «società», a maggior ragione, e in maniera davvero decisiva, nell’età postmoderna. La velocità e la complessità di eventi e immagini rilancia così l’importanza e l’indispensabilità - a dispetto di certi fans integralisti dell’orizzontalità assoluta della comunicazione - delle figure dei mediatori (giornalisti, conduttori, anchormen) ovviamente seri e non (quanto meno esageratamente) partigiani. E rende fondamentale la nozione di servizio pubblico - che è recentemente caduta un po’ troppo nel dimenticatoio - applicata al campo dell’informazione televisiva (del resto, si paga un canone proprio per questo, o no?). Il servizio pubblico di una nazione industriale (o postindustriale) avanzata, e che risente molto duramente dei colpi della tempesta finanziaria, non può dunque andarsene in ferie sic et simpliciter, come fossimo ancora varie ere geologico-televisive fa. [...]"

sabato 24 luglio 2010

:: Toscana: diritto all'assistenza sociale e sanitaria urgente per tutti


La Corte Costituzionale ha bocciato il ricorso del Governo alla legge regionale che assicura trattamento sanitario e in certi casi sociale a tutti i cittadini, compresi clandestini.
Per saperne di più ecco il link all'articolo.
Fonte: repubblica.it

mercoledì 21 luglio 2010

:: il senso della morte nel mondo "digitale"


Ho appena letto un articolo che fa riflettere ...
Fonte: il post.it