mercoledì 4 settembre 2013

:: cinema 'passioni e desideri' (F. Meirelles)

Il titolo è intrigante. Jude Law lo è ancor di più. Anthony Hopkins è bravo. Ma questo film (liberamente ispirato a Girotondo di Schnitzler) stenta a decollare. La regia è buona e la
sceneggiatura, di Peter Morgan, è interessante. Ma il ritmo è altalenante. Ed alcuni intrecci sono poco coinvolgenti. Di seguito qualche critica.
A. Levantesi Kezich (La Stampa): '[...] Scritto da Peter Morgan, l’ottimo sceneggiatore di Frost/Nixon e The Queen, il film intriga per la drammaturgia sicura, per l’attrattiva anche divistica di alcuni degli interpreti e per l’eleganza di regia del brasiliano Ferdinando Mereilles. Però il gioco di vite resta in superficie e il carosello gira a vuoto, senza coinvolgere più di tanto. [...]'
F. Alò (Il Messaggero): '[...] Si affrontano in superficie temi come lo sfruttamento, il tradimento, la redenzione. Saltando da Londra a Vienna a Rio de Janeiro. Fra uno sbadiglio e l’altro. [...]'
M. Porro (Il Corriere della Sera): '[...] Sulla falsariga del 'Girotondo' di Schnitzler dove dieci coppie si passano il testimone di illusioni e delusioni del cuore, il nuovo film di Meirelles è un’abile confezione di combinazioni sentimentali che confina col giallo e il melò, alternando personaggi indovinati, situazioni esistenziali note, letti sfatti o purtroppo intatti, libertà, cinismi, follie, escort. Tutto guardando negli occhi un seducente cast in cui primeggiano Rachel Weisz, Hopkins e Jude Law. [...]'

2 commenti:

T ha detto...

^Disse una volta un vecchio saggio se sulla strada incontri un bivio, prendilo. Ma dimenticò di dire in quale direzione^

B. ha detto...

Splendida dimenticanza. La migliore direi.