venerdì 21 settembre 2012

:: cinema "E' stato il figlio" (D. Ciprì)















"E' stato il figlio" di D. Ciprì - vincitore del premio per il miglior contributo tecnico e per la fotografia alla  69° edizione della Mostra del Cinema di Venezia - è un film intenso e tragicamente ironico ma anche molto (forse troppo?) inquietante. Toni Servillo è strepitoso come sempre e la fotografia è splendida ma non è certamente un film adatto a tutte le serate. Di sicuro non alla mia di venerdì scorso. Di seguito qualche critica.
R. Escobar (L'Espresso): "[...] Con i milioni avuti dallo Stato per la morte della figlia, ammazzata (forse) dalla mafia, Nicola - Toni Servillo, in versione palermitana - si compera una Mercedes, e immagina d'aver vinto la miseria economica. Ne resta però un’altra, umana, e di quella si può morire. Una storia siciliana, ma non solo. La regia di Ciprì ne sa vedere l'orrore, forse più quello "fotografico" che quello morale. [...]"
A. Crespi (L'Unità): "[...] E’ stao il figlio ha una trama da tragedia greca [...] ma a Ciprì non interessa minimamente raccontare una storia nel senso classico del termine: semmai una fiaba, in cui la violenza della tragedia si alterna alla dolcezza dei cantastorie [...]"

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