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lunedì 17 dicembre 2012

:: concerto 'Thony' (Sala Vanni, Firenze)















E' triste pensare che una cantante brava come Thony abbia acquistato notorietà solo grazie al ruolo di attrice protagonista attribuitole da Virzì nel film Tutti i santi giorni (ott/2012). Però è bello assistere a un suo concerto ed avere la certezza che farà parlare di sé ancora per molto. E' un'interprete raffinata e malinconica con una voce da brivido. Peccato per l'acustica improponibile perchè la Sala Vanni (uno spazio tutto affrescato collocato all'interno del complesso monumentale della basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze) è decisamente splendida. Il biglietto era un regalo quindi non so quale fosse il prezzo ma penso che non superasse i €20,00.
Sala Vanni


Thony

giovedì 18 ottobre 2012

:: cinema 'Tutti i santi giorni' (P. Virzì)














Mi è piaciuto molto l'ultimo film di Paolo Virzì tratto dal romanzo di Simone Lenzi (La generazione, Dalai editore). La storia è surreale e tutt'altro che originale ma i protagonisti, Guido/Luca Marinelli e Antonia/Federica Vittoria Caiozzo in arte Thony, sono incredibilmente convincenti.
Di seguito qualche recensione.
A. Crespi (L'Unità): "[...] Una vacanza? Una gitarella nel disimpegno? Tutt’altro. Tutti i santi giorni è in tutto e per tutto un film di Paolo Virzì ed è forse quello che - almeno in tempi recenti - maggiormente si interroga su ciò che sta diventando l’Italia. Occorre distinguere la trama apparente da quella “sommersa”. Tutti i santi giorni è la storia tragicomica di due persone vere in un’Italia pazza e volgare. Fa ridere, fa piangere: perché siamo tutti noi, che facciamo ridere e piangere. [...]"
P. Mereghetti (Il Corriere della Sera): "[...] E se fosse la cultura classica il vero segreto per superare le difficoltà della vita? Se per vivere, i libri, i buoni libri, aiutassero più di tutto? Sarà un caso ma i personaggi migliori di Virzì hanno tutti il pallino della lettura, dal Piero diOvosodo (che racconta Dickens agli operai) fino alla Marta di Tutta la vita davanti, laureata in filosofia teoretica, o al Bruno di La prima cosa bella che la letteratura l'insegna a scuola (senza dimenticare il professore diCaterina va in città). Sarà un caso ma quando il protagonista pensa più al cinema che ai romanzi, come in My Name is Tanino, il film funziona meno. Funziona, invece, il Guido di Tutti i santi giorni, che i libri li legge ovunque, mentre fa il portiere di notte, poi sull'autobus e in metrò, 'massimo esperto italiano di protomartiri cristiani', che usa la cultura classica per svegliare Antonia, la quale invece lavorando di giorno in un autonoleggio finisce per avere pochissimo tempo da condividere con il compagno. [...]"