Visualizzazione post con etichetta dimitri espinoza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta dimitri espinoza. Mostra tutti i post

venerdì 29 marzo 2013

:: concerti 'Orchestrino' (30/3 ExWide, Pisa)

Sabato sera l'ExWide ospiterà l'esibizione live dell'Orchestino.
Una brass band eclettica e travolgente con un repertorio che spazia dai ritmi afro-cubani al blues, dal jazz all'improvvisazione libera.

lunedì 28 gennaio 2013

:: Dimitri Grechi Espinoza e Tito Mangalajo Rantzer in concerto (ExWide)














Il programma di concerti jazz dell'ExWide per questo autunno/inverno è davvero molto interessante.
Mercoledì scorso Dimitri Grechi Espinoza (sax) e Tito Mangalajo Rantzer (contrabbasso) - prima di prendere parte alla consueta jam con la houseband composta da Piergiorgio Pirro, Matteo Anelli ed Andrea Melani - hanno presentato il nuovo disco intitolato When We Forgot The Melody. Per chi non conoscesse Dimitri vi posto il link all'intervista di Michela Tognetti del 22/1 per pisainforma.it. Semplicemente strepitoso.

domenica 6 gennaio 2013

:: concerto 'Barbeque' (Circolo Territoriale Montemagno)















E' sempre un piacere trascorrere una serata al Circolo Territoriale di Montemagno... Sopratutto se la cena è seguita da un concerto divertente come quello dei 'Barbeque' (Dimitri Espinoza/sax, Peewe Durante/organo, Simone Padovani/percussioni, Renato Ughi/batteria)! Vi consiglio di tener d'occhio il programma (il costo di una cena si aggira attorno a €18,00).
riso con erbe di campo e ceci

domenica 4 marzo 2012

:: concerto "Emanuele Parrini Quartet" (Jazz Cub, Firenze)


Sabato sera sono stata al "Jazz Club" di Firenze in occasione del concerto di Emanuele Parrini Quartet (un quartetto guidato da Emanuele Parrini/violino con Dimitri Grechi Espinoza/sax alto, Giovanni Maier/contrabbasso e Andrea Melani/batteria).
E' stata una serata molto emozionante.
Un vero e proprio viaggio in un territorio a me sconosciuto ma fatto di sonorità nuove, tanta improvvisazione e una fortissima dose di creatività.
Tra parentesi non ero mai stata in questo locale e (a parte il caldo improbabile) mi è piaciuto un sacco! Si trova al nr. 3 di via Nuova de' Caccini ed è un club suddiviso in tre salette anguste ma molto fascinose. Prevede una tessera associativa obbligatoria di €5,00 che dà diritto a fruire liberamente di tutti i concerti offerti nel corso dell'anno.
Un posto sicuramente da ri-visitare presto!

mercoledì 23 novembre 2011

:: concerto "Coro SpringTime" (teatro Goldoni, Livorno)














Ieri sera sono stata al Teatro Goldoni di Livorno per ascoltare un'amica che canta nel coro "SpringTime".
E’ stato uno spettacolo molto divertente!
Non pensavo che fossero così bravi e che il concerto fosse così coinvolgente...
I brani hanno spaziato dal pop al gospel, dal rock al country fino ad arrivare al jazz che, con mia grande sorpresa, ha visto l'entrata in scena di Dimitri Grechi Espinoza al sax (uno dei miei musicisti preferiti soprattutto nella configurazione Dinamiti Jazz Folklore) e Nino Pellegrini al contrabbasso.
PS: grande Francesca!
Dimitri Grechi Espinoza


la platea del teatro Goldoni







domenica 1 maggio 2011

:: concerti "Dinamitri Jazz Folklore" (Pisa)


I Dinamitri Jazz Folklore sono davvero bravi.
Ieri sera sono stata ad un loro concerto organizzato dall'associazione dr. Jazz nell'ambito della rassegna denominata L'Accademia del Dr. Jazz che si è tenuto nell'auditorium dell'hotel Accademia Palace ad Ospedaletto (Pisa).
Purtroppo la location non era il massimo - l'hotel è fuori mano e l'ambiente è troppo asettico e moderno per un concerto così suggestivo e d'atmosfera - ma la serata è stata molto interessante.
La mancanza dello storico jazz club pisano (che ha chiuso i battenti un anno fa!) si sente sempre più forte...
Di seguito una descrizione del gruppo tratta dal sito del dr. Jazz ed una foto delle bellissime maschere che hanno indossato ieri sera i membri del gruppo.

"L’obiettivo di Dinamitri Jazz Folklore è quello di esplorare il linguaggio jazzistico - e, in senso lato, afroamericano - dall’interno. Il che presuppone il tentativo di indagare le connessioni tra i vari idiomi percorrendo un cammino a ritroso: da un’espressione moderna segnata dall’impronta di Ornette Coleman ed Eric Dolphy al modale; dalla complessità ritmico-armonica del be bop alle polifonie di New Orleans; dal retaggio del blues urbano e rurale all’Africa. L’approccio con l’Africa, e soprattutto con la concezione rituale e terapeutica della musica vigente in quelle culture, ha rivelato l’esistenza di veicoli efficaci per avviare un processo di analisi ed approfondimento della funzione di un musicista di jazz oggi, processo avente come obiettivo primario la consapevolezza. Così come, nel rituale, il musicista africano conduce la propria comunità a compiere un’esperienza che lui per primo deve affrontare, allo stesso modo l’improvvisatore dovrebbe radunare tutte le proprie energie per esplorare l’ignoto, per trarne "Axè" l'energia vitale. Un’altra priorità è quella di acquistare (o conquistare, a seconda dei punti di vista) un suono ed un linguaggio propri, traguardo che la stessa trasmissione jazzistica incita a raggiungere: un suono personale è un veicolo emozionale, senza il quale è come parlare con la voce e le parole degli altri. Anche nella ricerca dei legami tra l’improvvisazione jazzistica e forme derivanti da altre culture musicali la consapevolezza del musicista dovrebbe fondarsi sulla coscienza dei propri limiti culturali, sul rispetto per le altre tradizioni e soprattutto sullo sforzo di cogliere gli elementi che accomunano i vari linguaggi presi in esame. Sono questi i presupposti che alimentano la ricerca del Dinamitri Jazz Folklore."

maschere