sabato 19 aprile 2014

:: cinema 'Nymphomaniac (Vol.1)' | Lars Von Trier

Provo, da sempre, una strana sensazione di amore/odio per i film di Lars Von Trier. Non riesco a resistere alla tentazione di vederli anche quando so per certo che mi faranno star male. Pochi giorni fa è stata la volta di 'Nymphomaniac (Vol.1)'. Un lungometraggio ossessivo ed inquietante che è riuscito a destabilizzarmi dopo pochi minuti, quando tutto inizia e finisce e il metal assordante di Führe Mich dei Rammstein
interrompe la silenziosa sequenza di inquadrature di dettaglio che introducono il racconto. Un incipit strepitoso che si confà perfettamente alle scelte narrative del regista. Non rimane che attendere l'uscita del secondo volume e sperare che la voglia di vedere gli ultimi tre capitoli prevalga sul disagio creato dai primi cinque.
Di seguito qualche critica.
D. Zonta (l'Unità): '[…] Il regista danese realizza, non senza ironia e profonda comprensione, un film molto stratificato e per sostenere la complessità richiama le più svariate fonti: musicali (Bach), matematiche (Fibonacci), letterarie (Poe), cinematografiche (Kubrick, Bunuel e Bergman tra gli altri), ittiche (trattato di pesca del ‘600) e psicoanalitiche [...] talvolta esplicitandole talatra no, il tutto in un trattatello che non è mai un compendio ma continua invenzione linguistica, dando al cinema quel che è del cinema [...] Non si esce delusi da questo viaggio, semmai intrigati e vogliosi di sapere come prosegue, quali rischi si prende Trier e noi con lui. [...]'
P. Travers (Rolling Stones): '[…] Uma Thurman è sensazionale, rubando la scena del film in un momento che taglia al centro dei sentimenti contrastanti di Von Trier sul potere femminile. [...]'
P. Mereghetti (Il Corriere della Sera): '[…] Resterebbe da chiedersi che cosa ci vuol dire con questo film Lars Von Trier e fino a che punto il regista danese è capace di elaborare le proprie ossessioni (perché è evidente che quello che vive sullo schermo Joe è soprattutto la proiezione delle fantasie - maschili – del regista) per 'parlare' a chi lo guarda o non è piuttosto vero che 'sfrutta' la buona fede degli spettatori per esorcizzare le proprie ossessioni. Ma per rispondere a questa domanda sarà meglio aspettare di vedere il 'volume II'. [...]'

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piace: il film
M.