E' impossibile non rimanere incantati di fronte alla ruvida dolcezza dell'ultimo lungometraggio diretto da Alexander Payne. Sullo sfondo di un Midwest quanto mai vuoto, disadorno e perfettamente ritratto da immagini a schermo largo in un malinconico b/n ingiallito, si muovono personaggi rozzi, ostili e pieni di difetti che, scena dopo scena, si imprimono nella mente divenendo quasi