giovedì 15 gennaio 2015

:: cinema 'Gone Girl' (David Fincher)

Inquietante. Cinico e destabilizzante. Interessante dal punto di vista dell'intreccio ma troppo spesso impreciso nella narrazione.

Non ho molto da aggiungere. Preferisco citare il passaggio chiave di un'intervista rivolta ad Alfred Hitchcock nel gennaio del
1963 in relazione a 'Vertigo' (capolavoro assoluto, a cui sia il regista che la protagonista sembrano essersi -molto- ispirati): D: 'Non lo trova un po' perverso?' R: 'Beh, ogni cosa a modo suo è perversa, no?'.

Di seguito qualche recensione.
M. Gandolfi (mymovies.it): '[...] Una commedia esistenzialista e bicefala che alterna i punti di vista e rivela il gradozero di una coppia e di un matrimonio dominato dalla paura, il sospetto, il tradimento, il rimorso, la rivalsa. [...]'
T. McCarthy (Hollywood Reporter): '[...] Un melodramma realizzato bruscamente, fuso perfettamente e immancabilmente coinvolgente. [...]'
P. Travers (Rolling Stone): '[...] Incredibile nuova versione cinematografica di David Fincher di Girl Gone; il film è date-night del decennio per le coppie che sognano di distruggere l'un l'altro. [...]'
A. Levantesi Kesich (La Stampa): '[...] Il film - realizzato da David Fincher - come un teso, smaltato thriller pieno di colpi di scena; e nello stesso tempo come una disillusa, enigmatica riflessione sul matrimonio. Ma è un aspetto, questo, che resta sacrificato sull'altare del cinema di genere. [...]'

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