mercoledì 14 maggio 2014

:: cinema 'Locke' (S. Knight)

Novanta minuti. Questa è la durata del viaggio di Ivan Locke. Uno spazio temporale apparentemente breve ma più che sufficiente a Steven Knight per sviluppare una sceneggiatura quanto mai intensa e coinvolgente. Novanta minuti in cui tutto cambia. Non solo la vita del
protagonista ma anche la forza visiva ed emotiva di un film che ho trovato splendido dal primo all'ultimo istante. Assolutamente da vedere anche solo per la performance di Tom Hardy.
Di seguito, come di consueto, qualche critica:
M. Porro (Il Corriere della Sera): '[...] Le ragioni del successo (alla Mostra di Venezia record di plausi) s’intrecciano come le voci umane e disumane (ogni riferimento al monologo di Cocteau non è casuale) del telefonino, insieme all’ottima colonna sonora di Hinchliffe, nell’atmosfera di un viaggio al buio fisico e metafisico, la anticamera di una crisi rimandata fino al prossimo motel. [...]'
A. Levantesi Kezich (La Stampa): '[...] La struttura è quella di un kammerspiel ambientato nel vano claustrofobico di un auto diretta da Birmingham a Londra: alla guida Ivan Locke che durante l’intero tragitto non fa che dialogare via telefono con invisibili interlocutori. La tesa drammaturgia del film è imbastita sull’intreccio di queste conversazioni, ma non meno incisivo è il mobile gioco di angolature (tre camere digitali) sul viso di Locke che, pur sempre sotto controllo e senza alzare la voce, tradisce il profondo turbamento di un uomo sul crinale di una svolta esistenziale decisiva. [...]'
L. Felperin (Variety): '[...] Un eccezionale one-man show per Tom Hardy, questo studio ingegnosamente eseguito nel minimalismo cinematografico ha profondità, bellezza ed equilibrio. [...]'
P. Travers (Rolling Stone): '[...] Locke è un concentrato di suspense claustrofobica e feroce emozione, soprattutto perché Tom Hardy, meglio conosciuto come Bane in The Dark Knight Rises, è una meraviglia ardente come Locke. [...]'

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Doveva girare a destra e invece va a sinistra o viceversa, non ricordo. Ma, in estrema sintesi, il film è tutto lì. Il resto è superfluo. Serve "solo" per giustificare il film.
Nel caso non fosse chiaro, il mio è un commento estremamente positivo.
M.

B. ha detto...

Tu dici? Io non sono del tutto d'accordo. Anzi, trovo che ogni elemento sia funzionale alla narrazione (dalle luci sfocate alla colata di calcestruzzo). Concordo tuttavia sul commento estremamente positivo.

Il Marchese ha detto...

Quindi lo consigliate ?????

B. ha detto...

Decisamente sì. E' uno splendido film. Fidati.