martedì 29 gennaio 2013

:: Jacopo Rosati e il collage di mille colori


E' bello girottolare senza meta su internet ed imbattersi per la prima volta nella (seppur nota) produzione artistica di illustratori e designer sconosciuti. Ieri sera ho scoperto che Jacopo Rosati è un ragazzo che a soli 24 anni collabora con numerose realtà (del calibro di The Wall Street Journal, Eni, Wired MagazineRolling Stone Italia ecc.) e che utilizza la tecnica del collage in modo divertente, dinamico e quanto mai stiloso. Di seguito vi posto alcune immagini ed il link ad un video che lo immortala mentre svolge il suo lavoro. Io lo trovo strepitoso!

anywhere
felt heroes

:: progetto grafico 'Hating Bird' (Lucio Bolognesi)



L'illustratore/designer Lucio Bolognesi (italiano di nascita ma londinese d'adozione) ha dato vita a un progetto molto divertente! A partire dall'immagine di un vecchio profilo twitter creato per gioco assieme ad alcuni amici e denominato The Hate Guest, si è divertito a disegnare una serie di uccellini ispirati a personaggi noti o stereotipi entrati a far parte dell'immaginario collettivo. Il risultato è strepitoso!

characters

:: 'Improzero' (27/01/13, Ex Wide - PI)

















Con mia grande sorpresa domenica scorsa Improzero è tornato all'Ex Wide! E' stato un gran bel concerto che ha visto protagonisti numerosissimi musicisti tra cui E. Parrini, T. Cattano, E. Marraffa, E. Sanna, B. Scardino, S. Bolognesi... Spero che si ripeta il 24/2 prossimo.


lunedì 28 gennaio 2013

:: bar/ristorante 'Caffè Celllini' (Livorno)

tortino di pesce















Il bar/ristorante 'Caffè Cellini' è un locale piuttosto spartano situato in via del Molo Mediceo a Livorno. Le sedie (oltre ad essere di plasticona verde in perfetto stile balera!) sono scomode, il servizio ha tempi e modi alquanto creativi, le macchine circolano a cinque metri di distanza dai tavoli ma la posizione assolata e la vista sul porto compensano ampiamente questi aspetti a mio avviso poco gradevoli. Domenica mi sono fermata per pranzo ed ho assaggiato un tortino di pesce (dal sapore delicato e di bell'aspetto) e risotto al nero di seppia (troppo salato per i miei gusti). Sinceramente credo che il rapporto qualità/prezzo non sia particolarmente competitivo se confrontato con la media dei locali livornesi (2 antipasti, 2 primi, 1 bottiglia d'acqua, 1 bottiglia di vino e 4 caffè €60,00). Tuttavia ho intenzione di replicare la visita per assaggiare i due cavalli di battaglia del ristorante (tartara di tonno fresco e catino di bucatini al pesce) che purtroppo non erano disponibili.

risotto al nero di seppia

:: Dimitri Grechi Espinoza e Tito Mangalajo Rantzer in concerto (ExWide)














Il programma di concerti jazz dell'ExWide per questo autunno/inverno è davvero molto interessante.
Mercoledì scorso Dimitri Grechi Espinoza (sax) e Tito Mangalajo Rantzer (contrabbasso) - prima di prendere parte alla consueta jam con la houseband composta da Piergiorgio Pirro, Matteo Anelli ed Andrea Melani - hanno presentato il nuovo disco intitolato When We Forgot The Melody. Per chi non conoscesse Dimitri vi posto il link all'intervista di Michela Tognetti del 22/1 per pisainforma.it. Semplicemente strepitoso.

giovedì 24 gennaio 2013

:: enoteca/winebar/hostaria 'Forte San Pietro' (Livorno)














Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più dall'enoteca 'Forte San Pietro'. Avevo letto alcune recensioni su tripadvisor e mi ero immaginata una cucina decisamente più ricercata. Il locale è carino, l'atmosfera è romantica ed il proprietario è molto piacevole ma i piatti che ho assaggiato non sono particolarmente degni di nota. Pezzo forte della serata la tazzina del caffè con decorazioni floreali ed inserti dorati!
tortino di baccalà su vellutata di ceci

il locale

pesce spada con salsa di soia e verdure grigliate

tagliolini con seppie e carciofi 

caffè

torta di mele

lunedì 21 gennaio 2013

:: bar 'Mocambo' (Pisa)














Non mi era mai capitato di passare una serata al bar 'Mocambo' (più comunemente detto rummeria) e devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa. E' un locale piccolo ed accogliente in cui si ascolta della buona musica e si mangia e si beve bene a prezzi più che onesti (un crostone e due birre €10,00). Si trova in via San Bernardo, una traversa di p.zza La Pera. Vi consiglio di farci un salto!

:: libreria/caffetteria 'Sottobosco' (Pisa)















Mi capita abbastanza frequentemente di fermarmi al 'Sottobosco' per un aperitivo o per bere una tisana con le amiche. E' invece più difficile che mi ricordi di prenotare un tavolo in occasione dei concerti jazz della domenica! Il venti gennaio sono riuscita a farlo ed è stato divertente ascoltare il trio composto da Michele Trino/sax alto, Matteo Anelli/contrabbasso ed Andrea Melani/batteria comodamente seduti di fronte ad una serie di piatti uno più gustoso dell'altro! Il rapporto qualità/prezzo/godimento è perfetto (1 insalata mista, 2 carpaccio di bresaola con rucola e grana, 1 tomino al forno con salsiccia, 1 bottiglia di vino rosso di Montescudaio, 1 bottiglia d'acqua e 4 caffè €55,00).
Michele Trino Trio

insalata mista

soffitto e libri

:: trattoria 'Cesarino' (Firenze)



La trattoria 'Cesarino' si trova in via Giovan Battista Niccolini nr. 16/r a Firenze, a due passi dal mercato di Sant'Ambrogio e da p.zza Beccaria. E' un locale suddiviso in tante piccole stanzine in cui, nonostante il numero non particolarmente esiguo di tavoli, si riesce a mangiare in estrema tranquillità. Il menù propone piatti della tradizione toscana con forte attenzione alla scelta di materie prime di qualità e di ingredienti di stagione (ad es. zuppa di cipolle, polpette della nonna, pappardelle fatte in casa con sugo di lepre, peposo e carciofi fritti). Il rapporto qualità/prezzo è ottimo (6 antipasti, 3 primi, 1 secondo, 3 bottiglie d'acqua, 2 calici di vino rosso, 5 caffè, limoncello/grappa €90,00). Un posto sicuramente da ri-visitare.
PS: se vi capita di andare non perdetevi la toilette!
sformatino di verdure con crema di stracchino

costoletta di manzo al limone con broccoli scottati

risotto con carciofi, salsiccia e pecorino

:: piccole/grandi soddisfazioni...
















Change.org ha appena comunicato che la petizione in difesa di Corrado Guzzanti ha raccolto 54.000 firme e che l'Aiart ha (finalmente!) ritirato la denuncia. 
La notizia mi rende felice non solo perchè sono convinta che si trattasse di un sopruso nei confronti di un professionista che cerca solo di fare il suo mestiere ma anche perchè dimostra che c'è ancora qualcuno che ha voglia di lottare per la libertà di espressione. 
Di seguito la lettera di ringraziamento di Guzzanti: 'Un enorme grazie agli amici di Articolo21 e di Change.org, per aver promosso la petizione in mia difesa e a tutti quelli che l’hanno diffusa e firmata. Con l’occasione ringrazio anche molti giornalisti che hanno preso le mie parti scrivendo della querelle tragicomica di Padre Pizzarro. Ciò detto è probabile che abbiamo sopravvalutato tutti le minacce dell’Aiart, associazione che pretende di rappresentare i telespettatori cattolici, di cui né io, né voi, né i telespettatori cattolici avevamo mai sentito parlare. Vorrei innanzitutto precisare, anche se è stato già fatto altrove, che La7 non stava mandando in onda un mio nuovo programma, ma la ripresa televisiva di uno spettacolo teatrale del 2010, già replicato su Sky decine di volte, e anche in chiaro sul canale del digitale terrestre 'Cielo', pubblicato in DVD, presente da tempo su youtube etc. L’Aiart poteva legittimamente non esserne a conoscenza, o essere stato appena fondato e voler recuperare il tempo perduto, ma non lo era neanche del fatto che i reati di opinione, insieme al vilipendio ecc. sono stati fortemente ridimensionati nel nostro ordinamento. Gli attuali limiti della satira, si parli di politica o di religione, si riducono sostanzialmente alla calunnia o all’insulto personale, per i quali la legge, come è noto, prevede il diritto di querela. Dunque paradossalmente avrei più speranze io di sfidare l’Aiart in tribunale per le parole offensive che mi rivolge nei suoi comunicati, senonché l’ultimo di ieri, in cui si dice soddisfatta delle mie scuse, estorte per gioco in una gag de 'Le Iene', mi ha riempito il cuore di tenerezza. In merito all’offesa confesso di non capire esattamente cosa sia il 'sentimento religioso' perché sfortunatamente non ne sono dotato. Ho sempre pensato che essere intimamente credenti non possa essere troppo diverso dall’essere intimamente liberali, o socialisti, o vegani. Si tratta di amare e riconoscersi in delle idee, in una visione della società e del mondo, e le idee non sono sacre e intoccabili solo perché noi crediamo così fortemente in esse; vivono nel dibattito pubblico, confrontandosi e dovendo convivere con idee diverse e a volte opposte. Spero di non offendere nessuno se affermo che l’esistenza di un creatore, l’inferno, il paradiso, l’immortalità dell’anima, il giorno del giudizio ecc. siano, fino a spettacolare prova contraria, soltanto delle idee, delle opinioni che si è liberissimi di sostenere purché non si tenti di imporle agli altri come un tabù inviolabile. Che il sentimento religioso non possa reclamare una superiore legittimità, perché supportato, mi dicono, da pervasiva e speciale intuizione, appare evidente dal fatto che le credenze religiose sono tante, più di quelle da cucina dell’Ikea, e producono purtroppo affermazioni contrastanti. Un buddista e un cattolico, egualmente persuasi della loro fede, saranno certi di saperla molto lunga sull’origine e il senso dell’uomo e dell’universo, ma almeno uno di loro, al momento del trapasso, avrà una sorpresa. Ciò dovrebbe suggerire che convinzione “sentimentale” profonda e verità siano sostanzialmente due cose diverse. Si obietterà, magari stavolta tra i denti, che l’unica fede valida sia la nostra (e raramente qualcuno insorge perché sia stata offeso il sentimento religioso di qualcun altro), eppure non tutti i credenti si offendono, alcuni addirittura ridono, e spero che L’Aiart non pensi che a persone di questo genere siano capitati in sorte una fede o un sentimento di serie B. Mi conforta che questa associazione limiti la sua vigilanza ai nostri canali generalisti; al confronto di ciò che osa la satira in Inghilterra, in Francia o negli Stati Uniti, il mio Padre Pizzarro fa la figura del tenero Giacomo della Settimana Enigmistica. Ma il nostro è un paese 'laico e democratico' dove un presidente del consiglio che nessuno di noi ha eletto, come primo atto ufficiale va a porgere i suoi omaggi al Papa. E il motivo per cui io e i miei colleghi scriviamo e recitiamo cose come 'Padre Pizzarro' è che l’Italia sembra spesso uno stato teocratico 'di fatto'. Solo pochi anni fa un ministro dell’istruzione avanzava, con un certo successo, la proposta di abolire Darwin dall’insegnamento scolastico per rispetto ai creazionisti, che ancora ci devono spiegare (come diceva un noto comico americano) perché Dio prima di creare l’essere a sua immagine e somiglianza si sia gingillato per milioni di anni coi dinosauri. Dunque non mi stupisce troppo che una minoranza di ferventi religiosi, invece di limitarsi a cambiare canale, si senta in diritto di chiedere una punizione legale, e questo rende, e temo renderà ancora, iniziative come la vostra necessarie a difendere e ribadire civilmente la libertà di tutti. In molti anni di televisione non credo di essermi guadagnato la fama del provocatore seriale, a caccia di polemiche per ottenere attenzioni e notorietà, né quella di un comico particolarmente violento o volgare. Ho sempre fatto il mio lavoro seguendo il mio 'sentimento satirico', parlando di tutto e di tutti nel modo più libero che mi è stato e che mi sono concesso. So inoltre cosa significhi sentirsi indignati. Le affermazioni fatte da esponenti di quel mondo, o da politici che, più o meno sinceramente, parlano e decidono in sua difesa, delle nostre scelte in materia di sessualità, diritti, vita e morte, mi hanno offeso numerose volte e continuano ad offendere il mio sentimento laico. Per questo ogni tanto Padre Pizzarro parla ed altri oltre a lui e dopo di lui parlano e parleranno. Grazie ancora a tutti. Vi abbraccio. Corrado Guzzanti'

:: cinema 'Frankenweenie' (Tim Burton)














Mi è piaciuto da impazzire l'ultimo lavoro di Tim Burton. Una favola dark dal gusto retrò che omaggia i classici horror degli anni trenta con una raffinatezza senza pari. Finalmente un ritorno all'animazione in stop motion (in pieno stile Nightmare Before Christmas/La Sposa Cadavere) con il fascino aggiuntivo del bianco e nero.  Se siete curiosi di fare un giro sul set vi consiglio di visitare questa pagina facebook. Io penso di non voler resistere alla tentazione di vederlo una seconda volta al cinema in 3D... 
A. Crespi (L'Unità): '[...] Burton riscrive in chiave infantile e fiabesca la saga di Frankenweenie e molti altri horror minori [...] In Frankenweenie Tim Burton lavora su alcune sue ossessioni, ampiamente condivisibili da fasce (ed età) di pubblico che magari non hanno mai visto un vecchio film su Frankestein [...] è un cartoon in bianco e nero, tanto per essere chiari. Non parleremmo però di un semplice riciclaggio di una vecchia idea. Il film è molto bello, molto personale, all'apparenza molto sentito. [...]'
P. Travers (Rolling Stones): '[...] Solo Tim Burton poteva immaginare questo Frankenstein come ispirato racconto, ed è un tesoro, un incantatore scuro e abbagliante che spaventa fino alle risate ed alle emozioni sorprendenti. [...]'
M. Porro (Il Corriere della Sera): '[...] Bianco e nero ma in 3D, un tenero ossimoro che recupera i sentimenti del diverso con tecnica invidiabile e monocorde. [...]'
F. Ferzetti (Il Messaggero): '[...] La favola non sarebbe a lieto fine se il nuovo Frankenweenie non fosse ancora più divertente dell’originale. Chi conosce a memoria il mondo di Tim Burton magari ci troverà poco di nuovo. Ma il regista ormai non ha 26 anni, ne ha più del doppio, e nel film entrano una malinconia, una maturità, un umorismo nuovi [...] diverte, commuove alle lacrime. [...]'

mercoledì 16 gennaio 2013

:: cinema 'Il comandante e la cicogna' (S. Soldini)















Divertente. Surreale. Strampalato. Sofisticato. Intelligente. Insolito. Romantico. 
E' difficile dare una definizione del nuovo lavoro di Silvio Soldini. Sicuramente un film da vedere. Anche solo per i titoli di coda, per le interpretazioni di Battiston, Mastandrea e Rohrwacher, per il becco colorato della cicogna, per la colonna sonora della Banda Osisris e Vinicio o per domandarsi per la prima volta: 'gli uccelli lo sanno che non sappiamo volare, oppure pensano che non ne abbiamo voglia?'. 
Di seguito, come di consueto, qualche critica.
P. D'Agostini (La Repubblica): '[...]  Il fatto è che il perseguire la combinazione tra leggerezza da commedia (fiabesca) e quello che intende essere un messaggio forte di indignazione, produce un effetto insoddisfacente. Di consolatoria e parodistica impotenza. Polveroso (malgrado la deliziosa freschezza dei personaggi, dunque spiace assai dirlo), su cui probabilmente pesa la gravosa eredità nostrana di risolvere tutto in commedia. [...]'
D. Zonta (L'Unità): '[...] Dopo un periodo di film più pensosi, Soldini ritorna alla commedia più colorata e leggera, cercando e trovando nei caratteri dei suoi personaggi surreali (ma mai grotteschi) il tocco del paradosso. Senza un vero centro il film ama perdersi in questi paradossi, perdendo il continuo filo rosso della sua impossibile narrazione, come fosse l’insieme di una serie di brevi favole tenute insieme dallo sguardo volatile di una cicogna distratta e dallo sguardo morale dei padri della nostra identità nazionale. [...]'
A. Levantesi Kesich (La Stampa): '[...] Spira un’aria serena dell’ovest su questa piccola fiaba morale diretta con garbo e deliziosamente interpretata, ma la sceneggiatura non trova il passo e il registro surreale (le statue che parlano) non convincono. [...]'

lunedì 14 gennaio 2013

:: gli Stati Uniti secondo Julian Montague











Mi piace molto lo stile minimal di Julian Montague. Il suo ultimo progetto è la rappresentazione degli Stati Uniti attraverso una serie di cinquanta poster (uno più bello dell'altro!) su cui è raffigurato un elemento simbolo di ogni singolo stato. I miei preferiti? Oklahoma, Pennsylvania, Idaho e Arizona.

Oklahoma/Squash

Pennsylvania/Trilobite

Idaho/Potato


Arizona/Ridge-nosed Rattlesnake

:: cinema 'La scoperta dell'alba' (S. Nicchiarelli)

'saprai dove si infrange ciò che è stato, ciò che sarai' (La scoperta dell'alba, Subsonica)















Non è male il secondo lungometraggio di Susanna Nicchiarelli. E' una libera interpretazione dell'omonimo romanzo di Walter Veltroni. Un intreccio tra storia collettiva - quella degli anni di piombo - e vita privata raccontato con delicatezza e con la giusta dose di leggerezza. Nonostante la debolezza di alcuni snodi narrativi la sceneggiatura è interessante. Convincente Margherita Buy in un ruolo meno nevrotico di quello che troppo spesso le riserva il cinema italiano. Favoloso Sergio Rubini nella parte del fidanzato genialoide ed ipergeloso. Bravo Gabriele Spinelli.
Di seguito qualche critica.
A. Crespi (L'Unità): '[...] Più che una riflessione sul terrorismo, il film è una rielaborazione del lutto, un modo di rileggere le pagine oscure di una dolorosa storia familiare. Dal punto di vista narrativo, la trovata del telefono che bypassa i decenni promette più di quel che mantiene: in un film Hollywoodiano chissà cosa sarebbe successo, ma forse è meglio così. [...]'
F. Alò (Il Messaggero): '[...] Secondo film della Nicchiarelli, tratto dal romanzo di Veltroni (influenzato dal film Frequency) e dopo Cosmonauta, dal fascino così camp e alieno da rendere difficile non volergli bene. [...] Parecchia ironia e uno guardo non banale sulle due Italie di ieri (uomini, e padri, come re) e di oggi(uomini passivi e fragili). Brava Nicchiarelli. C’è bisogno di vivacità femminile da queste parti. [...]'

sabato 12 gennaio 2013

:: giù le mani da Padre Pizarro!














L'AIART, associazione telespettatori cattolici, ha denunciato Corrado Guzzanti con il suo (peraltro splendido) Padre Pizarro per vilipendio alla religione ed ha richiesto la sospensione del programma previsto in prima serata su La7 per quattro venerdì consecutivi. Io trovo che Guzzanti sia l'unico comico ancora capace di proporre una satira intelligente e corrosiva senza mai scadere nel banale quindi rimango senza parole di fronte a questa notizia. Per chi fosse interessato, sul sito change.org è possibile firmare una petizione in sua difesa.

:: film 'Aspettando il sole' (A. Panini, 2009)
















Mi è piaciuto un sacco il primo lungometraggio di Ago Panini. E' una commedia claustrofobica, surreale e grottesca con una sceneggiatura intelligente ed una regia decisamente promettente. Una serie di storie e di personaggi prigionieri ciascuno della propria ossessione ma accomunati dalla condivisione di un unico spazio fisico, l'hotel BelleVue che, in totale contrapposizione con il nome, è un posto cupo e triste totalmente al di fuori dallo spazio e dal tempo. Favoloso Giuseppe Cederna (migliore interpretazione maschile al XVI Festival del Cinema Italiano di Annecy) nel ruolo del nevrotico portiere di notte. Bravo, come sempre, Claudio Santamaria. Convincenti perfino Raoul Bova e Claudia Gerini. Se vi interessa wired.it lo ripropone in streaming gratuito per tutto il mese.
Di seguito alcune recensioni:
L. Tornabuoni (L'Espresso): '[...] Film italiano di debutto, 'arty' e misterioso. Tre balordi capitano di notte all'Hotel Bellevue, che raccoglie clienti e storie intrecciati, destini imprevedibili, vicende brevi del 1982. Interpreti quasi tutti gli attori della penultima generazione, da Raoul Bova a Giuseppe Cederna, a Claudia Gerini e Rolando Ravello. [...]'
P. D'Agostini (La Repubblica): '[...] Se sia nato un nuovo regista aspettiamo a dirlo. Ma il caso merita attenzione. Panini ha già un corposo curriculum di spot commerciali e videoclip. 'La mia università', dice, 'lì non puoi sbagliare'. Per il debutto nel cinema - finanziato dai proventi pubblicitari della sua società - ha ideato una specie di ronde a tanti personaggi convergenti in un albergo di provincia, tutto in una notte. Con speciale cura nel disegno dei personaggi e nella composizione del cast: con l'idea di utilizzare gli interpreti, alcuni molto popolari, in maniera imprevedibile. E, collocando la vicenda nel 1982, anche con il desiderio di tornare a quando 'ci si poteva perdere', a quando c'era ancora 'la libertà di non essere sempre connessi'. Complimenti al coro con una citazione speciale per Raoul Bova, Giuseppe Cederna, Bebo Storti. E al regista che, con qualche stucchevole scivolata cinéphile, tiene alta la bandiera dei professionisti (D'Alatri, Luchetti) che non hanno perso l'anima mettendo la creatività al servizio della vendita di automobili. [...]'
D. Zonta (L'Unità): '[...] Prodotto, marketing, moda. Traccia campionata da un dj pubblicitario imprenditore creativo a cui mancava il cinema. Questo è Aspettando il sole di Ago Panini. Un noir a tavolino, pensato a freddo e mescolato a casaccio.  [...]'
C. Masenza (Ciak): '[...] Anche se essenzialmente lo schema è quello classico di Grand Hotel, Panini sa giocare con i suoi bravi attori, spesso utilizzandoli in maniera del tutto inconsueta, in una serie di performance di alto livello. [...]'

giovedì 10 gennaio 2013

:: le visioni di Victor Enrich

shalom



















Se vi piacciono le visioni surreali vi consiglio di dare uno sguardo al sito web di Victor Enrich, un artista catalano che si diverte a giocare con il Rendering 3D creando delle illusioni architettoniche decisamente affascinanti...
tango

ugly duks

manuela is getting late

martedì 8 gennaio 2013

:: food & drink 'Culture Club' (Pisa)















Il 'Culture Club' è uno dei tanti locali che ultimamente stanno popolando p.zza Sant'Omobono a Pisa. Non è un posto particolarmente originale né in termini di offerta né in termini di stile ma la qualità degli stuzzichini che accompagnano l'aperitivo è decisamente ottima. Verdure crude, insalate, focaccine, pasta ma sopratutto insaccati freschi affettati nel corso della serata nella confinante salumeria/paninoteca 'El Bocadillo'. Un posto sicuramente da provare (per una bottiglia di vino rosso abbiamo speso €20,00).
culture club

el bocadillo

lunedì 7 gennaio 2013

:: mostre 'Borderline. Artisti tra normalità e follia, da Bosh a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat' (17/2-16/6 - Ravenna)











Dal 17/2 al 16/6/2013 il MAR | Museo d'Arte della città di Ravenna ospiterà 'Borderline. Artisti tra normalità e follia, da Bosh a Dalì, dall'Art Brut a Basquiat', una mostra che intende riconoscere all'Art Brut un ruolo ben più ampio di quello solitamente riservatole dalla critica. Il percorso sarà suddiviso in cinque sezioni - introdotte da opere di Hieronymus Bosh, Pieter Bruegel, Francisco Goya e Théodore Géricault - intitolate: Il disagio della realtà (Karel Appel, Jean Dubuffet...), Il disagio del corpo (Pietro Ghizzardi, Claudio Parmiggiani, Victor Brauner...), I ritratti dell'anima (Enrico Baj, Jean Michel Basquiat, Aloise Corbaz, Antonio Ligabue...), La terza dimensione del mondo (Umberto Gervasi, Giuseppe Righi...) e Il sogno rivela la natura delle cose (Salvador Dalì, Paul Klee, Max Ernst...). Le premesse mi sembrano molto buone!

:: Keith Art/Shop/Cafè (Pisa)















Mi piace da morire il Keith Art/Shop/Cafè. Non solo per lo stile pop degli arredi, per la qualità del cibo e dei cocktail e per i coloratissimi articoli in vendita ma anche e sopratutto per la posizione. 
Si trova in via Zandonai nr. 4 a Pisa, proprio di fronte a Tuttomondo (il murale realizzato da Keith Haring nel 1989 sulla parete esterna della chiesa di Sant'Antonio Abate) ed è il mio locale preferito per le soste pomeridiane in zona Stazione/Corso Italia. Sabato sono passata con un'amica per un caffè ed ho scoperto un sacco di nuove cose sul murale che (anche se può sembrare incredibile!) a distanza di più di vent'anni riesce ancora a regalarmi emozioni. Se vi capita di passare prima del 12/1 vi consiglio di dedicare qualche minuto alla mostra di Francesco Romoli, alcune delle immagini esposte all'interno del locale sono decisamente interessanti.
Tuttomondo (K.Haring)


Forever Young (F. Romoli)

domenica 6 gennaio 2013

:: concerto 'Barbeque' (Circolo Territoriale Montemagno)















E' sempre un piacere trascorrere una serata al Circolo Territoriale di Montemagno... Sopratutto se la cena è seguita da un concerto divertente come quello dei 'Barbeque' (Dimitri Espinoza/sax, Peewe Durante/organo, Simone Padovani/percussioni, Renato Ughi/batteria)! Vi consiglio di tener d'occhio il programma (il costo di una cena si aggira attorno a €18,00).
riso con erbe di campo e ceci

sabato 5 gennaio 2013

:: progetto fotografico 'Bastard Chairs' (Michael Wolf)















Negli ultimi giorni mi sono intrippata coi lavori di Michael Wolf e ne ho trovato uno piuttosto datato (2003) ma spettacolare! Si intitola 'Bastard Chairs' e ritrae delle sedute decisamente non canoniche che il fotografo ha immortalato durante uno dei suoi numerosi viaggi in Cina. Di seguito la (bellissima) definizione che del soggetto. Bastard Chairs = 'They are not elegant, nor are they always comfortable. But neither are they mass-produced: they are individuals. In china, the objects used for sitting are as manifold as the occasions for sitting. Each chair and stool has its own character, is a companion, a bastard, or a venerable elder. their occupants sit close to the floor, introspective, watching the world go by, without the pressure of time. But a photographer trying to document such a scene quickly becomes the focus of attention: people passing by wonder what is going on; the person on the chair assumes a pose, though the intent was to catch him or her unawares. sometimes, a photographed chair was immediately confiscated by its owner: having lost its anonymity by being singled out as a photographically noteworthy object, it became an object of embarrassment, too shoddy to come once again into the camera's viewfinder.' (M. Wolf)